Gli assaggi di winemag.it a Benvenuto Brunello 2022, con i punteggi a Brunello di Montalcino 2018, Brunello di Montalcino Riserva 2017 e Rosso di Montalcino della vendemmia 2020 e 2021, raccontano le ultime annate di alcuni dei vini icona del Made in Italy enologico. L’anteprima dell’annata 2018 del Brunello mostra vini di buona prontezza, senza rinunciare alla prospettiva. Un’annata giudicata forse troppo frettolosamente come “minore”, che dovrebbe essere in grado di dare buone soddisfazioni dal punto di vista del medio-lungo affinamento, almeno nella maggior parte degli assaggi.
Annate agli antipodi per caratteristiche come la 2017 e la 2018 – calda e secca la prima, piovosa la seconda – rivelano quanto i produttori di Montalcino abbiano ormai raggiunto un livello qualitativo medio superiore a molte altre regioni vinicole italiane (e internazionali). Giustificando, così, il successo e la tenuta sul mercato delle tre denominazioni toscane, anche in periodi di crisi e di congiunture economiche sfavorevoli.
BENVENUTO BRUNELLO: UN EVENTO INSODDISFACENTE
Ciò che invece è da rivedere, da capo da fondo, è il sistema di accreditamento della stampa all’annuale anteprima denominata “Benvenuto Brunello”, organizzata dal Consorzio di Tutela, presieduto da Fabrizio Bindocci e dal direttore Michele Fontana. A testate libere e indipendenti come winemag.it viene (letteralmente) impedito l’accesso, per lasciare il posto a numerosi “personaggi” e ai loro accompagnatori e accompagnatrici – soliti noti, neppure iscritti all’Ordine dei giornalisti, e il riferimento non è ai cosiddetti (spesso autoproclamatosi) “influencer” o ai blogger – che vengono spacciati per “stampa di settore“.
Quanto sono contenti i produttori di Brunello di questa gestione? A giudicare dai commenti giunti presso la nostra redazione, la formula attuale di Benvenuto Brunello è da rivedere per oltre il 90% delle cantine di Montalcino. C’è una bella differenza, del resto, tra un’anteprima riservata alla stampa di settore e una passerella, tra cui figura qualche giornalista in carne ed ossa.
Tornando al focus principale e scusandoci per una divagazione sul tema per noi più che mai necessaria – divagazione che accomuna, ahinoi, Benvenuto Brunello al sistema di accreditamento delle Anteprime Toscane, altro evento al quale non siamo evidentemente graditi – ecco vini e punteggi di winemag.it ai Brunello di Montalcino 2018, Brunello di Montalcino Riserva 2017 e Rosso di Montalcino della vendemmia 2020 e 2021 ricevuti in redazione.
BRUNELLO DI MONTALCINO 2018: LA DEGUSTAZIONE
VINO | ANNATA | CANTINA | % ALCOL |
Brunello di Montalcino Docg | 2018 | Villa I Cipressi | 14 |
Bel granato, naso ampio, caldo, sul frutto rosso croccante e sulle erbe aromatiche, legno molto dosato, elegante speziatura che, con l’ossigenazione, vira sul balsamico. In bocca entra dritto, su note corrispondenti al naso. Tannino piuttosto fitto, in fase di integrazione, come normale. Centro bocca su frutto denso e ritorni di legno, prima di una chiusura asciutta, sapida. Vino che mostra una certa prontezza. 87/100 | |||
Brunello di Montalcino Docg “Zebras” | 2018 | Villa I Cipressi | 14 |
Colore meno intenso del precedente. Naso elegantissimo, su piccoli frutti rossi e netti marcatori floreali (viola su tutti), oltre alla consueta macchia mediterranea. L’ossigenazione lascia spazio a note di cuoio e tabacco, liquirizia. Splendido al palato: la vena salina accoglie in ingresso di bocca e accompagna tutto il sorso. Il tannino è levigato, soffice, elegantissimo e va a braccetto con l’espressione del frutto, succosissimo, pur ancora croccante. 92/100 | |||
Brunello di Montalcino Docg | 2018 | Podere Casisano | 14 |
Granato. Naso prezioso, floreale di viola, leggero accento di caseina sulla leggera speziatura e sulle venature di macchia mediterranea. In bocca premiata la morbidezza e la beva. Chiude asciutto, su ritorni garbati di frutto rosso maturo, stuzzicati da un tannino di buona morbidezza. Componente alcolica in fase di integrazione, respirabile in retro olfattivo. 89/100 | |||
Brunello di Montalcino Docg | 2018 | Bellaria di Bernazzi Gianni | 14 |
Granato intenso, alla vista. Naso che si apre sul selvatico, sempre più integrato con l’ossigenazione. Resta tale la balsamicità e la profondità del naso, su tinte speziate scure che fanno da contraltare al frutto, denso, leggermente pastoso. Vino già piuttosto godibile, anche se il suggerimento è di attendere questo nettare, dal chiaro potenziale. 87/100 | |||
Brunello di Montalcino Docg “Assunto” | 2018 | Bellaria di Bernazzi Gianni | 14 |
Granato intenso. Naso floreale, fruttato intenso, pienamente maturo: nettissima la ciliegia, croccante, succosa. In bocca si conferma un Brunello incentrato sul frutto, sulla sua pienezza. Il tannino, così come l’esuberanza alcolica, devono ancora integrarsi alla perfezione. Meglio attendere il vino: darà soddisfazioni. 89/100 | |||
Brunello di Montalcino Docg | 2018 | Fattoria La Fiorita | 15 |
Granato luminoso. Naso sulla macchia mediterranea, oltre che sul frutto rosso (ciliegia) perfettamente maturo. Nota speziata scura, profonda. Terziari composti, sulla tostatura. In bocca conferma una certa densità, ben controbilanciata dalla vena sapida. Torna sulla ciliegia, così come sull’agrume rosso e sulla spezia per un palato già godibilissimo, che deve assorbire meglio solo l’esuberanza alcolica. Tannino elegante. Vino di sicura prospettiva. 91/100 | |||
Brunello di Montalcino Docg “No” | 2018 | Fattoria La Fiorita | 15 |
Bel granato luminoso. Naso di buona stratificazione. Frutti rossi, floreale di viola, ma anche un ricordo goudron e di tamarindo: note che evidenziano un’inattesa e inaspettata prontezza, evoluzione. In bocca gran bella corrispondenza, con la freschezza che regala una beva sorprendente per la gioventù del nettare. Lungo, sapido, ritorna sul frutto rosso croccante prima della chiusura. Godibilissimo oggi, nel sapiente compromesso tra rusticità e piacevolezza, ma con grande potenziale di affinamento. 93/100 | |||
Brunello di Montalcino Docg | 2018 | La Gerla di Sergio Rossi | 14,5 |
Bel granato luminoso, alla vista. Gran bella eleganza al naso, spezia scura, macchia mediterranea, tocco di zafferano, frutto croccante. Un naso di gran stratificazione, unico nella batteria. Sorso di gran masticabilità, eleganza, prospettiva. Frutto pieno, polposo, sapidità a fare da spina dorsale, controbilanciando le note dolci, dense, di liquirizia. Tannino soffice, che accompagna il sorso dal centro bocca alla chiusura, asciutta. Beva agilissima, nonostante il vino mostri un potenziale inesauribile. In definitiva, una grandissima prova. 95/100 | |||
Brunello di Montalcino Docg “La Pieve” | 2018 | La Gerla di Sergio Rossi | 14,5 |
Bel naso ampio, di buona stratificazione. Alle note fruttate di ciliegia, arancia rossa, lampone, risponde una bella speziatura. In bocca è teso, elegante, senza rinunciare alla pienezza. Allunga sulla sapidità e gioca su un tannino elegantissimo per garantire, ancora una volta, una beva di prontezza eccezionale. Persistenza da campione. Vino, al contempo, dal grandissimo potenziale di lungo affinamento. Altra prova esemplare. 96/100 | |||
Brunello di Montalcino Docg | 2018 | Ridolfi | 14 |
Granato luminoso. Naso di grande eleganza, sul floreale e sul frutto croccante. Terziari presenti, ma composti. Ancor più marcata la spezia e la vena balsamica, fresca, mentolata. In bocca conferma la grandissima eleganza. In bocca ciliegia, terziari composti. Tannini distesi. Chiusura su frutto pieno e leggera esuberanza alcolica. Vino già molto godibile, ma il consiglio è quello di aspettarlo. 91/100 | |||
Brunello di Montalcino Docg | 2018 | Patrizia Cencioni | 14 |
Granato luminoso. Tanta spezia al naso, ad accompagnare un frutto pienamente maturo. Terziari ben integrati (burro salato, crema). Tannini piuttosto levigati fanno il paio con un’ottima corrispondenza del frutto. Retro olfattivo sul bel gioco tra primari e terziari, col risultato di esaltare la beva. Vino già godibilissimo. 90/100 | |||
Brunello di Montalcino Docg “Ofelia” | 2018 | Patrizia Cencioni | 14,5 |
Granato luminoso. Frutto e macchia mediterranea al naso, premiata così la speziatura, elegantissima. Elegantissimo al palato, giocato in prospettiva pur mostrando già una gran bella beva, con la polpa in grado di riequilibrare in maniera magistrale il tannino, ancora ruggente. Vino che, più di altri, evidenzia la maestria in vigna e in cantina di Patrizia Cencioni. 94/100 |
BRUNELLO DI MONTALCINO RISERVA 2017: LA DEGUSTAZIONE
VINO | ANNATA | CANTINA | % ALCOL |
Brunello di Montalcino Docg Riserva | 2017 | Ridolfi | 14,5 |
Granato pieno, luminoso. Naso sul frutto, pienamente maturo, succoso. Floreale intenso, di viola. Bella speziatura, elegantissima. Terziari dosatissimi, perfettamente integrati. Al palato una perfetta corrispondenza. Vino di grandissima beva, godibilissima, con ampie prospettive di evoluzione. 95/100 | |||
Brunello di Montalcino Docg Riserva “Colombaiolo” | 2017 | Podere Casisano | 14 |
Granato. Naso elegante, floreale e fruttato: ciliegia, lampone, arancia rossa. Note tostate. L’ossigenazione apre al cuoio, al tabacco dolce, al fumo dolce di pipa. In bocca una perfetta corrispondenza, per una Riserva di Brunello di grande immediatezza e, al contempo, prospettiva. Bel finale asciutto, ottima persistenza. 95/100 | |||
Brunello di Montalcino Docg Riserva “123” | 2017 | Patrizia Cencioni | 14,5 |
Granato mediamente carico. Naso che si apre su un’elegantissima speziatura e sulle aromatiche della macchia mediterranea, che non nascondono comunque il frutto. Al palato una straordinaria prontezza: terziari di cioccolato e cuoio giocano sul frutto rosso (ciliegia) ancora croccante. Lunga persistenza, su tinte balsamiche. 94/100 |
ROSSO DI MONTALCINO DOCG 2020 E 2021: LA DEGUSTAZIONE
VINO | ANNATA | CANTINA | % ALCOL |
Rosso di Montalcino Docg | 2020 | Fattoria La Fiorita | 14 |
Granato luminoso. Balsamicità e fiore, oltre al frutto e ai richiami alle erbe della macchia mediterranea. In bocca croccante, teso, fresco, lineare. Bel Rosso di Montalcino, tipico e godibile, morbido e gastronomico, con leggera esuberanza alcolica sul resto delle componenti. 89/100 | |||
Rosso di Montalcino Docg | 2020 | Bellaria di Bernazzi Gianni | 14 |
Granato intenso. Speziatura regina all’olfatto, a disegnare un naso profondo, fresco, molto balsamico, quasi denso anche nella componente fruttata. In bocca ben si abbinano la “leggerezza” e la “leggiadria” del frutto, piuttosto concentrato, e i ritorni freschi, mentolati e balsamici anticipati dal naso. Vino piuttosto grasso, pieno, che chiama il piatto e rivela una costruzione enologica che guarda ai mercati internazionali. 88/100 | |||
Rosso di Montalcino Docg | 2020 | Ridolfi | 14,5 |
Color rubino. Naso che abbina profondità di spezia e frutto rosso, unitamente ad eleganti note tostate dolci: ciliegia, fragolina di bosco, lampone, ancora croccanti. In bocca corrispondenza perfetta. Lungo, teso, fresco, leggermente sapido in chiusura: chiama il sorso successivo. Utilizzo del legno magistrale, sottolineato da un retro olfattivo golosissimo. 92/100 | |||
Rosso di Montalcino Docg | 2021 | Podere Casisano | 13,5 |
Rubino. Naso elegante, pieno: frutto maturo, non solo rosso ma anche scuro. Speziatura equilibrata, fresca. In bocca esuberanza alcolica e frutto pienamente maturo disegnano i contorni di un vino incentrato sulla godibilità e sull’immediatezza, pur al cospetto di un tannino e di una componente alcolica futuribile. 90/100 | |||
Rosso di Montalcino Docg | 2021 | La Gerla di Sergio Rossi | 14 |
Granato pieno. Ancora una volta il naso è nel segno della pienezza e della gradevolezza, come in tutti i vini di La Gerla. Lampone, ciliegia. Corrispondenza perfetta naso bocca, croccante, balsamico, speziato, fruttato. Lunghezza da campione per un vino di gran carattere e con potenziale di evoluzione. 93/100 |
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Cronista di nera convertito al nettare di Bacco, nel mondo dell’informazione da oltre 16 anni, tra carta stampata e online, dirigo oggi winemag.it, testata unica in Italia per taglio editoriale e reputazione, anche all’estero. Collaboro inoltre come corrispondente per una delle testate internazionali più autorevoli del settore, in lingua inglese. Segno Vergine allergico alle ingiustizie e innamorato del blind tasting, vivo il mestiere di giornalista come una missione per conto (esclusivo) del lettore, assumendomi in prima persona, convintamente, i rischi intrinsechi della professione negli anni Duemila. Edito con cadenza annuale la “Guida Top 100 Migliori vini italiani” e partecipo come giurato ai più importanti concorsi enologici internazionali. Oltre alle piazze tradizionali, studio con grande curiosità i mercati emergenti, seguendone dinamiche, trend ed evoluzioni. Negli anni ho maturato una particolare esperienza nei vini dei Balcani e dei Paesi dell’Est Europa, tanto da aver curato la selezione vini per un importatore leader in Italia. Nel 2024 mi è stato assegnato un premio nazionale di giornalismo enogastronomico.